L'organo dell'Oratorio di N. S. del Suffragio è uno strumento dalla storia alquanto complessa. La costruzione di questo strumento, in origine collocato nella chiesa dell'Albergo dei Poveri a Genova, venne affidata nel 1686 a Giuliano Giovannini, cembalaro di corte della famiglia Medici di Firenze, ma portata a compimento due anni dopo, nel 1688, da Tomaso I Roccatagliata. Acquistato nel 1861 dalla Confraternita di N. S. del Suffragio, è stato più volte sottoposto a lavori di manutenzione durante il XIX ed il XX secolo, senza fortunatamente subire alcuna privazione del materiale fonico originario. Dispone di una tastiera originale di 50 tasti (Do1 - Fa5), con prima ottava corta e divisione fra bassi e soprani fra Si2 e Do3. La pedaliera presenta 14 pedali (Do1 - Fa2) con prima ottava corta ed è costantemente unita al manuale. Un ulteriore pedale aziona il Tamburo. I registri sono azionati da tiranti disposti in colonna a destra della tastiera:
Principale (8') |
Ottava |
Decima Quinta |
Decima Nona |
Vigesima Seconda |
Vigesima Sesta |
Vigesima Nona |
Flauto in VIII |
Cornetto (tre file, Soprani) |
Voce Umana (soprani) |
Contrabbassi (16') |
Una tirante a sinistra del leggio aziona i Rosignoli.
I lavori di restauro - ultimati nel 2009 - sono stati eseguiti dalla Bottega Organara Dell'Orto & Lanzini di Dormelletto (NO) per la parte fonica e dalla ditta Aguzzi di Genova per quanto riguarda la cassa e la balconata. Allo stato attuale delle ricerche archivistiche sul territorio ligure, quello custodito nell'Oratorio di N. S. del Suffragio è l'organo datato piĆ¹ antico di tutta la regione.